mercoledì 27 luglio 2011

Dilemma dello Schizofrenico n°4

Ero dietro quella porta a chiedermi perché non aprivano, bussando come un dannato. Non facevo altro che ripetere la stessa frase incazzata per farmi aprire, ma nessuno lo faceva! Bussavo così forte che quasi la porte se ne cadeva facendo un grande tonfo, eppure dall'altro lato sentivo solo ridere e parlare senza capire cosa dicessero. Era la voce di un solo tizio che continuava a ridere ed a parlare da solo, senza aprirmi! Non mi sentiva? Possibile? Per lui era più importante ridere e dire stronzate che aprirmi la porta e farmi entrare, ma cristo santo!
Ero dietro quella porta a chiedermi di chi cazzo bussava così forte e del perché lo facessero. Non riuscivo ad alzarmi, ero proprio dietro quella porta strafatto da qualcosa che non ricordo, cavolo mi viene da ridere..
Rido.
Perché sta bussando? Cazzo bussi a fare? Ho guardato sotto la porta e il tizio aveva le mie stesse identiche scarpe e continuava a buttare giù la porta a suon di pugni, cristo sembra veramente arrabbiato!
Apri! Coglione apri!
Illuso.

2 commenti:

  1. è incredibile... Uno sdoppiamento evidentemente mentale che assume una forma fisica. Al di là della pazzia che può stare dietro al protagonista di questo mini-racconto, leggendo mi è venuta in mente una riflessione slegata dal resto. è sempre fondamentale guardare la stessa cosa da differenti punti di vista e mettersi nei panni degli altri. Quella che per noi può sembrare una persona che ride al di là da una porta e che se ne frega di venirti ad aprire, magari è soltanto una persona fragile che in quel momento proprio non riesce e non può venirti ad aprire.

    Non credo di essermi spiegato. Grazie comunque mi fai sempre riflettere!

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