sabato 9 giugno 2012

Dilemma Dello Schizofrenico: A

Con quale certezza posso affermare che egli sia solo una peculiare immagine dettata dal mio io interiore?
Nel luogo in cui mi trovavo era paradossale intravedere persone che indossavano divise, in quanto, mi trovavo nel parco che era posto nel mezzo tra lo stadio e casa mia. Questa luce blu lampeggiante mi irritava alquanto e queste persone stravaganti si avvicinavano a me con un tipico pallore sul viso sembrando cadaveri.
Presero il mio fratellino che stranamente era muto come un pesce e lo portarono in macchina. Con me fecero lo stesso ma con il tipico sdegno di chi, se pur ingannevolmente, si fosse trovato ad arrestare un killer. Notai che nel verde dell'umida erba, giaceva un corpo freddo e raggrinzito, affondato in un rosso vivo che se pur somigliasse puramente al sangue, era avventato, da parte mia, confermare tale naturalezza.
In una stanza bianca che dava l'impressione di essere infinita c'era una scrivania con due sedie, una posta di fronte l'altra. M'impallidì più del bianco della stanza stessa, quando, improvvisamente, notai me stesso in comportamenti sconosciuti che, provava in qualsivoglia modo a parlare con il signore di fronte a lui.
L'uomo dell'interrogatorio si pronunciava a me parlando di omicidio e sul mio volto si intravedeva un sorriso inquietante che ricordava alcuni film horror che vidi da bambino. Ricordai tutto.
In fondo quel tizio meritava di morire per il motivo di ciò che era. Con le sole mani, picchiai ripetutamente sul suo viso invitandolo ad assaporare ciò che lui aveva fatto passare a me. Era il preludio della dolce agonia, la leggiadra sofferenza che si impone materializzandosi su quel volto orribile, si, odiai la sua faccia nel momento in cui lo vidi. Spiegai tutto al mio fratellino che intanto era rimasto muto e piangeva come se non avesse ricevuto il suo regalo in quel giorno del 25 Dicembre. Secondo la squadra omicidi, il cadavere non aveva più documenti, il viso era irriconoscibile e che le impronte erano le stesse delle mie. Nell'interrogatorio del mio piccolo e innocuo fratellino si è vociferato che indossavo una maglia bianca, mentre la omicidi, paradossalmente, diceva che la maglia era indossata dal cadavere e che dopo l'aggressione si sia tinta di un rosso sangue nutrito di pura ultraviolenza. Ho avuto modo di parlare al mio fratellino che non smetteva più di urlare e dire cose insensate come se fosse un deciso schizofrenico. Si riprenderà mai? Non importa, perché nulla è risolto e sicuramente ci rincontreremo..
Magari in uno specchio..
"Come la pazzia, in un certo senso elevato, è l'inizio di ogni sapienza, così la schizofrenia è l'inizio di tutte le arti, di ogni fantasia."

1 commento:

  1. Ti scrivo da anonima in quanto non ho un account blogger o altri :'D. Ammiro molto il tuo modo di scrivere e mi piace un sacco leggerti, semplice e scorrevole. Il contesto rispecchia i soliti tweet che fai e a volte nelle piccole menzioni che ci scambiamo. Dai Mirko, continua così e spero che nel tuo futuro tu possa lavorare nell'ambito che più ti piace e di cui parli sempre :'P. Ti voglio bene per ciò che hai fatto per me ^^.

    Una tua carissima follower (vediamo se indovini chi sono U_U. Mi offendo se non capisci T.T)

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